La Gran Bretagna prosegue nell’allentamento graduale delle misure anti-Covid ma non è ancora risolta la questione della certificazione vaccinale ed è ancora presto per parlare di viaggi all’estero.
Da lunedì 12 aprile riapriranno le attività non essenziali. Lo ha annunciato Boris Johnson. “Cautamente ma irreversibilmente brinderò – ha detto il premier -. Stiamo definendo la nostra tabella di marcia verso la libertà e ci stiamo attenendo ad essa. Non vediamo alcun segno nei nostri dati attuali per pensare che dovremo deviare dal programma. Ma è restando cauti e monitorando i dati in ogni fase e seguendo le regole, ricordando mani, viso, spazio e aria fresca, che speriamo, insieme, di rendere irreversibile questa tabella di marcia verso la libertà.”
Johnson ha rivelato che i passaporti vaccinali non saranno usati per la terza fase di apertura della serrata a maggio. Il passaporto vaccinale è uno strumento da studiare e usare con cautela, perché rischia di portare a pesanti discriminazioni. “Ci sono complicate questioni etiche e pratiche sollevate dall’idea della certificazione dello stato di vaccinazione - ha spiegato Johnson -. Molte persone per una ragione o per l’altra potrebbero non essere in grado di ottenere la vaccinazione per ragioni mediche, magari perché semplicemente sono donne incinte, quindi bisogna stare molto attenti a come si gestisce la cosa.”