Le chiusure per il coronavirus hanno fatto precipitare le industrie italiane in una situazione che non si vedeva dal 2009: il 2020 si chiude con una diminuzione della produzione industriale rispetto all'anno precedente dell'11,4%, il secondo peggior risultato dall'inizio della serie storica (che parte dal 1990). La flessione è estesa a tutti i principali raggruppamenti di industrie e, nel caso dei beni di consumo, è la più ampia mai registrata. Prendendo a riferimento la principale economia europea, secondo l’Ufficio di statistica Destatis, nel 2020 la produzione nell’industria tedesca ha registrato una contrazione dell’8,5% rispetto al 2019. Tornando all’Italia l’Istat pubblica altri dati che dimostrano quanto morda la crisi. Le forze di lavoro hanno segnato un calo di 596 mila unità, con un contributo negativo sia degli occupati (-432 mila unità) sia dei disoccupati (-164 mila) che, in parte, si è tradotta in un aumento degli inattivi (+429 mila).”