Singapore ha uno dei tassi di natalità più bassi al mondo. Da decenni prova a invertire la rotta. Nel 2018 il tasso di fecondità totale ha registrato il valore di 1,14 figli per donna.
E durante la pandemia la situazione è peggiorata, in netto contrasto con alcuni paesi limitrofi come Indonesia e Filippine, che invece hanno rilevato un aumento delle nascite proprio durante il lockdown.
Il vice primo ministro di Singapore Heng Swee Keat ha così annunciato l’introduzione di un ‘bonus pandemico’ per incrementare le nascite, ma non ha rivelato l’entità monetaria della nuova misura.
Anche la Cina è in difficoltà. All’inizio di quest’anno, il tasso di natalità della Cina è sceso al livello più basso da 70 anni. Ciò è avvenuto nonostante l’allentamento della tanto criticata politica del figlio unico.
Invece nelle Filippine, secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, si prevede che le gravidanze indesiderate aumenteranno di quasi la metà (arrivando a 2,6 milioni) se le restrizioni indotte dal Covid resteranno in vigore fino alla fine dell’anno. “Questi numeri sono di per sé un’epidemia”, ha detto il mese scorso Aimee Santos, portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite nelle Filippine.