Dopo un periodo prolungato di crescita sostenuta, i paesi dell'Eurasia (Europa e Asia) hanno recentemente subito una serie di shock economici esterni. Tra questi, la diminuzione dei prezzi delle materie prime globali, la recessione in Russia, la “moderata” crescita della Cina e le prospettive economiche deludenti in numerose economie dell'Europa occidentale.
Il Pil globale della macroregione è diminuito nel 2015 per la seconda volta in due decenni (la prima è stata nel 2009) e la crescita nel 2016 è stata piuttosto debole, secondo le stime dell'FMI.
Il recupero è continuato nel 2017, ma accompagnato dall’aumento delle disuguaglianze, e la crescita è comunque ben al di sotto dei livelli raggiunti nel 2000.
Il quadro è grigio ma c’è una buona notizia, spiega l’OCSE. Un nuovo ciclo di riforme è stato, infatti, avviato in settori come la regolamentazione doganale, il fisco e la tutela degli investitori. Anche il sostegno alle start-up sta diventando più consistente. Ma c'è ancora molto da fare, soprattutto per creare condizioni favorevoli alla nascita di nuove imprese, specialmente le PMI, che sono i fattori cruciali dell'innovazione.