L’economia del Kenya e degli altri stati membri della Comunità dell'Africa orientale (EAC) mostra performance migliori rispetto alla maggior parte dei paesi dell'Africa sub-sahariana (dati FMI).
Il Pil del Kenya è stato pari al 5,8% nel 2016. Ha influito positivamente il calo dei prezzi del petrolio, il miglioramento delle esportazioni di tè e orticoltura, la crescita delle infrastrutture.
Tuttavia, la decisione del Governo di fissare un massimale sui tassi di prestito 4 punti percentuali superiore al tasso di sconto (ovvero il tasso di interesse fissato dalla Banca centrale) è al centro delle critiche in quanto potrebbe causare una stretta creditizia e quindi un aumento dei tassi di interesse.
Sulla base delle risposte fornite al sondaggio di Afrobarometer nel 2016, i keniani erano più ottimisti sulla situazione economica del Paese negli anni passati quando gli indicatori segnalavano condizioni meno favorevoli alla crescita.