La casa di proprietà? Una chimera per i più, specie se giovani o sotto i 40 anni. Principale fattore di ricchezza per la maggior parte degli americani, l’abitazione di proprietà è invece fuori portata per la maggior parte. Secondo il New York Times, “la Generazione Z non può permettersi di possedere una casa”.
La regola aurea è che il costo dell’alloggio non dovrebbe superare il 30 per cento del reddito mensile di una persona, ma la stessa regola sta diventando meno realistica per molti della Gen Z, i nati tra fine anni ’90 e inizi 2010. Pure l’affitto (che in molti casi assorbe tra il 40 e l’85 per cento del reddito complessivo) non è un’alternativa praticabile per molti di loro.
Le cause principali sono dovute all’aumento dei tassi di interesse e ai prezzi elevati richiesti, costantemente in crescita, che hanno ulteriormente eroso il loro potere d’acquisto: nel secondo trimestre 2023, una casa di medie dimensioni è stata venduta negli Usa ad un prezzo pari a 416.100 dollari, un aumento che dal 2000 è del 26 per cento, secondo stime della Federal Reserve, mentre nel frattempo il mutuo medio a tasso fisso a 30 anni s’aggira ora intorno al 7 per cento, quasi tre volte superiore al 2,6 per cento registrato a inizio 2021.
Il risultato? Gli acquirenti di case per la prima volta hanno un’età media di 36 anni, mentre nel 1981 l’età media era di 29.