
Ray Dalio tende a tenersi lontano dalle discussioni politiche. L’investitore miliardario non ha sostenuto né Donald Trump né Kamala Harris nella recente campagna per le presidenziali statunitensi.
Preferisce concentrarsi sui maggiori problemi mondiali: il fondatore del più grande hedge fund del mondo, Bridgewater, prevede una drammatica escalation in questo ambito. “Il mondo è da tempo in una nuova grande guerra”, afferma Dalio in un’intervista a Handelsblatt.
A suo dire, i conflitti tra Stati Uniti e Cina hanno portato entrambe le superpotenze sull’orlo dello scontro militare. E, inoltre, vede il pericolo di condizioni simili a quelle della guerra civile negli Usa, ma anche in Europa.
Dalio, che analizza la situazione geopolitica da decenni, intravede l’inizio di un nuovo ordine mondiale in cui prevarrà la “legge della giungla”, con l’Europa come perdente. La situazione è aggravata dalla minaccia di una crisi del debito globale.
Il fondatore di Bridgewater è particolarmente preoccupato per le finanze pubbliche degli Stati Uniti che sarebbero sul punto di crollare schiacciate da un debito pubblico abnorme. A tal punto che gli Usa “potrebbero andare in bancarotta in circa tre anni”.