Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è aumentato a un tasso del 4,1% nel secondo trimestre, in rialzo rispetto al 2,2% rilevato nei primi tre mesi dell'anno. Si tratta del valore più alto registrato dal 2014. L'economia ha raggiunto quel livello solo quattro volte durante gli otto anni (32 trimestri) dell'amministrazione Obama.
L'accelerazione, tuttavia, non durerà a lungo. Già nel secondo semestre probabilmente il Pil scenderà, anche se su base annua potrebbe raggiungere il 3%. E sarebbe la prima volta da un decennio. Da aprile a giugno l’economia statunitense è stata stimolata da un'impennata delle esportazioni, che rappresentano un quarto della crescita totale del periodo.
Paradossalmente, il boom dell’export è stato trainato in parte dalle crescenti tensioni commerciali, che hanno indotto gli acquirenti stranieri a rifornirsi di prodotti americani nella speranza di attenuare le minacce di Trump. La tendenza è particolarmente evidente nelle vendite all'estero di soia, che sono aumentate di oltre il 50% a maggio rispetto all'anno precedente.
Ma le esportazioni, secondo numerosi economisti, crolleranno nel terzo e nel quarto trimestre. Per loro, l’errore di Trump è stato quello di introdurre un pacchetto di stimolo finanziario attraverso l'incremento del debito in un momento di bassa disoccupazione e alta crescita. I promotori della riforma delle tasse hanno sostenuto che stimolerà gli investimenti privati delle aziende, che a loro volta consentiranno all'economia di crescere più velocemente nel lungo periodo. Ma gli investimenti delle imprese in attrezzature sono aumentati al ritmo più lento dalla fine del 2016. Ciò rende più probabile che i tagli fiscali possano portare l'economia a surriscaldarsi, piuttosto che spianare la strada a un periodo di robusta crescita.
Nonostante tutto, per Trump è comunque una buona notizia, anche perché le prossime stime sul Pil saranno diffuse soltanto una settimana prima delle elezioni di metà mandato del prossimo autunno. A quel punto gli elettori avranno già deciso cosa fare in cabina elettorale.