Scontro istituzionale, la crisi è nelle mani di Mattarella

A Piazza Affari un’altra seduta negativa: il Ftse All Share ha perso l'1,88%, bruciati 12 miliardi di euro. Lo spread tra Btp decennale e bund chiude a 233 punti base. Accusano il colpo anche le borse europee

Scontro istituzionale, la crisi è nelle mani di Mattarella
Sergio Mattarella

Dopo il passo indietro di Giuseppe Conte, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato al Colle Carlo Cottarelli: nato a Cremona nel 1954, sposato con due figli, laurea in Scienze Economiche e Bancarie a Siena, poi un master alla London School of Economics.

Chi è Cottarelli?

Entra nel 1981 nel Servizio Studi della Banca d’Italia, transita per un anno in Eni e poi il grande salto come direttore degli Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale. A Washington si ferma per venticinque anni, ricoprendo numerosi incarichi. Più volte ha svolto il ruolo di capo della delegazione dell’Fmi in paesi come Ungheria, Turchia, Regno Unito e Italia.

Rientro in Italia

È nel suo paese che Cottarelli torna nel 2013, quando viene chiamato dall’allora governo presieduto da Enrico Letta a ricoprire il delicato incarico di Commissario straordinario della Revisione della Spesa Pubblica. Ma è un ruolo scomodo quello che gli è stato affidato.

Poi il ritorno all'Fmi

Tanto che nel 2014, un anno dopo, il subentrante premier Matteo Renzi lo designa come Direttore Esecutivo nel Board dell’Fmi. Una volta scaduto l’incarico all’organizzazione di Washington ha assunto la posizione di Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano dal 30 ottobre 2017. Sarà anche nel secondo semestre dell’anno accademico 2017-18 Visiting Professor all’Università Bocconi di Milano.

Infine la chiamata al Colle

E ora l’incarico del presidente Mattarella. Cottarelli ha già detto che il suo obiettivo numero uno sarà la riduzione del debito attraverso il contenimento della spesa. Ma soltanto con l’appoggio di PD e Forza Italia, il possibile governo non avrà comunque i numeri per avere una maggioranza in parlamento. Cottarelli si è riservato di accettare l'incarico di formare il governo e ha spiegato che "in assenza di fiducia l'esecutivo si dimetterebbe immediatamente e il suo compito sarebbe quello dell'ordinaria amministrazione per le elezioni che si terranno dopo il mese di agosto".

Ue

La stabilità dell'Unione europea ora è forse un po' meno a rischio, ma concentrarsi soltanto su politiche di controllo del bilancio non porterà il Paese molto lontano. Anche perché sarà arduo ottenere la fiducia del parlamento.

Reazione dei mercati

Intanto a Piazza Affari un’altra seduta negativa per gli investitori: il Ftse All Share, l'indice che rappresenta tutti i titoli del listino di Milano, ha perso l'1,88%. In altri termini, la borsa ha bruciato 12 miliardi di euro. Lo spread tra Btp decennale e bund chiude a 233 punti base rispetto ai 204 di venerdì. Non si registrava un livello così alto dal 2013. Hanno sofferto anche le borse europee: Parigi cede lo 0,7%, Madrid lo 0,6%, Francoforte lo 0,5%. Anche l’euro accusa il colpo, in calo a 1,162 sul dollaro.

Confindustria

Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha definito l’uscita dall’euro come "una cosa assurda e inconcepibile, sarebbe la fine dell'Italia in termini economici, non scherziamo su queste cose".‎

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