Ecco alcuni estratti da un post pubblicato da Dagospia.
Negli ultimi tempi le voci sul futuro impegno di “Pier Dudi” alla guida di Forza Italia si sono rinfocolate, e qualcuno suggerisce di puntare lo sguardo ad aprile 2025, prima data utile per celebrare il referendum sull’autonomia differenziata.
Il retropensiero degli “addetti ai livori” è che una possibile sconfitta del centrodestra alla tornata referendaria possa dare il là a una crisi di governo.
Fosse vero, Pier Silvio si ritroverebbe ad affrontare la stessa sfida fronteggiata, e vinta, dal padre, trent’anni fa: mettere cioè insieme, in pochi mesi, una squadra di persone fidate, scelte dal mondo delle professioni, e proporre la propria candidatura all’insegna della “rivoluzione liberale”. Stavolta arricchita dalla battaglia sui diritti civili e rinfrescata da un’apertura maggiore a minoranze, europeismo e atlantismo.
Il teorema Marina (invece, ndr) è: restiamo defilati e governiamo nell’ombra. Una saggia posizione, visto che l’ingresso in politica potrebbe esporre Pier Silvio al pelo e contropelo dei media e della magistratura. Scavando scavando, anche nel privato, qualcosa si trova sempre…