Dopo le inchieste aperte in Italia dalle procure di Milano, Palermo e Roma, anche le autorità di San Marino indagano sugli affari del senatore Armando Siri, ex sottosegretario e consigliere economico della Lega.
La nuova istruttoria riguarda “due prestiti di favore a elevato rischio” concessi da una banca sanmarinese e viziati da una doppia serie di “violazioni sistematiche”: 750 mila euro incassati dal senatore Armando Siri tra ottobre e gennaio scorsi, e altri 600 mila ottenuti appena tre mesi fa da un imprenditore a lui collegato.
Entrambi i finanziamenti bancari sono stati definiti “contrari ai principi di sana e prudente gestione del credito” dagli ispettori della Banca Centrale di San Marino e dell'Agenzia anti-riciclaggio, che hanno deciso di denunciare tutto alla magistratura.
L'Espresso, nel numero in edicola da domenica 28 luglio, pubblica in esclusiva i documenti dell'indagine ispettiva.