Ai domiciliari l’ex parlamentare di Forza Italia, Lara Comi, e l'imprenditore Paolo Orrigoni, titolare della catena di supermercati Tigros ed ex candidato leghista a sindaco di Varese. In carcere Giuseppe Zingale, ex direttore dell’Agenzia per il lavoro Afol.
La Guardia di Finanza di Milano e Varese ha notificato ai tre - già coinvolti nel primo filone dell’inchiesta ‘Mensa dei poveri’ – un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Raffaella Mascarino.
I pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri contestano ai tre sette capi di imputazione, cinque dei quali riguardano Laura Comi. L’ex forzista deve anche rispondere di due imputazioni di truffa ai danni del Parlamento europeo.
Sotto inchiesta il denaro retrocesso a Comi da un giornalista, suo addetto stampa, a cui Comi aveva aumentato lo stipendio (da 1000 a 3 mila euro mensili) per incassarne poi 2 mila ogni mese.
L’altra truffa (finora inedita) è relativa a un contratto fittizio di consulenza come collaboratore al Parlamento europeo di Nino Caianiello che però era del tutto ignaro di questa operazione.