Il “grande centro” è già fra noi ma non si vede. In Parlamento molti lo sognano e sul fatto che possa essere “grande” ci sono dubbi. Può valere il 15%, ha assicurato Matteo Renzi, che ne ha prospettato la nascita in un’intervista a La Stampa.
Ma tra Montecitorio e Palazzo Madama sono in molti a sperare che Renzi faccia sul serio e che qualcuno gli vada dietro per creare quello che l’ex premier ha definito un agglomerato di centro o riformista, con noi, Forza Italia, +Europa, fino alla lista di Calenda.
Un nuovo centro adatto a cavalcare il sistema proporzionale, superare agevolmente la soglia di sbarramento alle elezioni e proporsi come ago della bilancia nelle successive trattative per la formazione del governo.
È dentro Forza Italia che le parole di Renzi hanno trovato gli ascoltatori più attenti. La maggior parte dei parlamentari azzurri non si sente a suo agio all’interno della coalizione di centrodestra a guida Salvini.