Mattarella: “Il futuro o è per tutti o non è per nessuno”

Il presidente della Repubblica: “Le sfide globali devono essere fronteggiate da una governance globale. L’imperativo è arginare le conseguenze non solo sul piano sanitario”

Mattarella: “Il futuro o è per tutti o non è per nessuno”

Seguono alcuni passaggi dell’intervento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella alla tradizionale cerimonia di presentazione degli auguri di Natale e di Capodanno da parte del Corpo Diplomatico.

L’anno che va chiudendosi, profondamente e drammaticamente segnato dalla pandemia, impone a tutti noi severe riflessioni. La diffusione del Covid-19 ha mostrato che le sfide non sono contenibili in un singolo angolo del mondo e dunque ci riguardano tutti.

I segnali di speranza che giungono sul fronte dei vaccini ci possano presto consentire di superare le difficoltà attualmente esistenti per tornare a incontri in presenza diretta.

È imperativo comune arginare tutte le conseguenze della pandemia e non soltanto sul piano sanitario, compresa la necessità di garantire l’accesso di tutti i popoli alle iniziative di immunizzazione, per dovere di solidarietà e per sicurezza comune.

Le disuguaglianze si sono drammaticamente acuite. Dalla prova che stiamo dolorosamente vivendo scaturisce, con forza ancora più intensa, l’esigenza di una collaborazione internazionale senza riserve. Sfide globali devono essere fronteggiate da una governance efficacemente globale.

Non ci possiamo permettere che la volatilità divenga una componente strutturale del sistema delle relazioni internazionali. Lo dobbiamo al futuro di questo pianeta: il futuro o è per tutti o non è per nessuno, come l’anno trascorso ci ha dimostrato.

Non vi è altra scelta che infondere nuovo vigore al multilateralismo, contro resistenze che, mascherate con il rilancio di polverose parole d’ordine nazionalistiche, sono inevitabilmente causa di tensioni, crisi e povertà.

Bisogna sanare le ferite inferte al tessuto sociale, ponendo rimedio a una crisi economica senza precedenti.

Gettare le fondamenta per il domani, in cui una gestione moderna e sostenibile dell’ambiente sia al centro, se vogliamo che le prossime generazioni abbiano ancora a disposizione lo stesso pianeta ricco di risorse e di meraviglie naturali di cui noi abbiamo potuto godere.

L’Ue ha dimostrato nelle difficoltà rinnovato vigore, varando un’azione a largo raggio che ha coinvolto ambiti sinora dominio esclusivo dei Paesi membri, come quello della salute pubblica. Inoltre, sul tema dei cambiamenti climatici - rispetto ai quali si stanno manifestando incoraggianti segnali di ritorno sul campo di significativi protagonisti – l’Ue ha saputo, nelle scorse settimane, assumere un ruolo trainante assumendo l’obiettivo di un taglio delle emissioni pari al 55% entro il 2030, puntando alla neutralità per il 2050.

Sergio Mattarella

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