“La crisi politica non è stata aperta da Italia Viva. La crisi è aperta da mesi”. Con queste parole Matteo Renzi ha aperto la conferenza stampa, annunciando le dimissioni dei ministri di IV.
Un atto che apre formalmente la crisi di governo, sebbene fino all’ultimo il Pd abbia provato a mediare e lo stesso premier Conte abbia lavorato a un documento comune da far sottoscrivere agli alleati per rilanciare la maggioranza.
“Nell’affermare fiducia incrollabile nel presidente della Repubblica e nel ruolo istituzionale che ricopre - osserva Renzi - pensiamo che si debbano affrontare tre punti cardine”.
“Il re è nudo – continua -. Risolviamo i problemi. Pensare di risolvere con un tweet, post o su Instagram è populismo. La politica richiede il rispetto delle liturgie della democrazia. Proprio poiché c’è la pandemia occorre rispettare le regole democratiche. Questo è il punto fondamentale: non giochiamo con le istituzioni, la democrazia non è un reality show dove si fanno le veline. Questo prevede la nostra costituzione che non è una storia su Instagram”.
“Abbiamo chiesto tre questioni al premier – aggiunge -. Il primo è di metodo: non consentiremo a nessuno di avere pieni poteri, abbiamo fatto un governo per non darli a Salvini”.