“Andare alle elezioni sarebbe un errore. Preferiamo un governo politico rispetto a uno istituzionale, a meno che non ci sia un'alternativa. Vogliamo capire cosa dice chi ha posto in questi giorni veti su di noi. Da parte nostra massima disponibilità. Il Mes è un’occasione. È una condizione sine qua non? No, discutiamo nel merito. Non abbiamo alcun elemento caratteriale contro Conte”. Così si è espresso Matteo Renzi al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica.
Tradotto: siamo pronti a sostenere anche un governo Conte-ter. Ma sul nome del 'futuro' premier Renzi non si è sbilanciato. Dice che non è il momento di parlarne ora. Ma non poniamo ultimatum. E se qualcuno vuole lasciarci fuori dai giochi si assumerà la responsabilità di aver portato il paese alle elezioni in un momento sbagliato.
In un secondo momento è poi emersa una nuova versione dei fatti. Renzi avrebbe detto che non è favorevole a un nuovo incarico a Conte. O meglio, non al primo giro: prima vuole un mandato esplorativo. E Pirandello torna protagonista.