Mario Draghi chiude con i leader della maggioranza la partita dei sottosegretari. La scelta più pesante l'ha fatta direttamente Draghi, che ha chiesto a Franco Gabrielli, capo della Polizia, di andare alla guida dell'autorità delegata ai Servizi segreti. Gabrielli ha accettato la nomina, entra nella squadra dei sottosegretari alla Presidenza, e lascia dunque l'incarico al vertice della Polizia che ricopriva dal 2016.
Tra i 39 sottosegretari "politici" ci sono 11 esponenti M5s, 9 della Lega, 6 di Forza Italia, 6 del Pd, 2 di Italia viva, 1 Centro democratico, 1 +Europa, 1 Leu, 1 Noi con l'Italia. Lo sport resta un nodo da sciogliere: la delega sarà assegnata successivamente.
Ecco le nomine.
Presidenza del Consiglio
Deborah Bergamini e Simona Malpezzi (rapporti con il parlamento)
Dalila nesci (sud e coesione territoriale)
Assuntela Messina (innovazione tecnologica e transizione digitale)
Vincenzo Amendola (affari europei)
Giuseppe Moles (informazione ed editoria)
Bruno Tabacci (coordinamento della politica economica)
Franco Gabrielli (sicurezza della repubblica)
Esteri e cooperazione internazionale
Marina Sereni - viceministro
Manlio Di Stefano
Benedetto della Vedova
Interno
Nicola Molteni
Ivan Scalfarotto
Carlo Sibilia
Giustizia
Anna Macina
Francesco Paolo Sisto
Difesa
Giorgio Mulè
Stefania Pucciarelli
Economia
Laura Castelli - viceministro
Claudio Durigon
Maria Cecilia Guerra
Alessandra Sartore
Sviluppo economico
Gilberto Pichetto Fratin - viceministro
Alessandra Todde - viceministro
Anna Ascani
Politiche agricole alimentari e forestali
Francesco Battistoni
Gian Marco Centinaio
Transizione ecologica
Ilaria Fontana
Vannia Gava
Infrastrutture e trasporti
Teresa Bellanova - viceministro
Alessandro Morelli - viceministro
Giancarlo Cancelleri
Lavoro e politiche sociali
Rossella Accoto
Tiziana Nisini
Istruzione
Barbara Floridia
Rossano Sasso
Beni e attività culturali
Lucia Borgonzoni
Salute
Pierpaolo Sileri
Andrea Costa
Fra tutti, fa una certa impressione la nomina di Lucia Borgonzoni, neo sottosegretaria della Lega alla Cultura. Sì, proprio lei che si era vantata di non aver letto un libro negli ultimi tre anni. E che aveva sostenuto che l’Emilia-Romagna confini con il Trentino Alto-Adige. In campagna elettorale aveva promesso che, con la Lega al governo, gli ospedali sarebbero rimasti aperti “anche di notte”. Assenteista seriale, Bergonzoni ha un tasso di presenza in Consiglio comunale dello 0%. Ora è stata chiamata a gestire, da sottosegretaria la Cultura.