Confindustria si augura che il premier “continui a lungo nella sua attuale esperienza” e che prosegua “senza che i partiti attentino alla coesione del governo pensando alle prossime amministrative con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale”. Il presidente degli industriali Carlo Bonomi ha definito Draghi uno degli “uomini della necessità”, diverso dagli “uomini della provvidenza” (il riferimento è a Mussolini) e dagli “uomini del possibile”, quelli del “calcio alla lattina” e del “rinvio eterno” che si sono susseguiti nella storia repubblicana italiana.
Mario Draghi ha sottolineato l’importanza di una crescita duratura oltre il rimbalzo del 6%. Chiedendo a imprese e lavoratori di “fare di più” e sottolineando l’importanza di buone relazioni industriali. Il premier ha chiesto a industriali e sindacati di “mettersi seduti tutti insieme”, appoggiando l’idea del “Patto per l’Italia” rilanciata da Bonomi, e ha ripetuto che il governo non ha intenzione di aumentare le tasse: “In questo momento i soldi si danno e non si prendono”.
Il presidente del Consiglio si è poi rivolto a imprese e lavoratori: “Vorrei che la pagina che state scrivendo oggi con il vostro impegno fosse ricordata come un momento storico. Vorrei che oggi tutti noi condividessimo una prospettiva di sviluppo a beneficio anche dei più deboli e delle prossime generazioni. Nessuno può chiamarsi fuori. Sono certo, conoscendo le virtù dell’impresa, che sarà una pagina di cui l’Italia andrà fiera.”