Mario Draghi è forse tentato dal Colle ma in molti lo vogliono ancora a Palazzo Chigi. Sergio Mattarella ha più volte ribadito che non concederà alcun bis. Silvio Berlusconi, seppur sia ufficialmente appoggiato dal centrodestra, non gode di un sostegno ampio e trasversale. Pierferdinando Casini, 66 anni, giocherà probabilmente le sue carte al prossimo giro.
E, dunque, chi potrebbe salire al Colle per il post-Mattarella? Qualcuno invoca una figura femminile, ma alla fine potrebbe ancora una volta essere un uomo a esser letto presidente della Repubblica.
Ecco allora che sullo sfondo appare Giuliano Amato. Il nome del dottor Sottile (nomignolo affibbiato negli anni ’80 da Eugenio Scalfari con doppio riferimento al suo acume politico e alla gracilità fisica), torinese, classe 1938, è quello meno pronunciato in pubblico ma proprio per questo potrebbe avere delle possibilità in più.
Il nome dell’ex premier – secondo alcuni analisti - sarebbe infatti il più accreditato per superare eventuali veti incrociati sulle altre candidature alla presidenza della Repubblica.
Amato è un politico, giurista e accademico italiano, presidente del Consiglio dei ministri dal 1992 al 1993 e dal 2000 al 2001, oltreché giudice costituzionale a partire dal 18 settembre 2013 e vicepresidente della Corte costituzionale dal 16 settembre 2020.
Giurista costituzionalista, membro dell’Associazione italiana dei costituzionalisti e docente universitario, inizialmente è stato un esponente del Partito socialista italiano, aderendo poi all’Ulivo e infine al Partito democratico.