Il Pd resta saldamente il primo partito per finanziamento pubblico da due per mille anche nel 2021 (redditi 2020) ma perde terreno. La novità più eclatante di quest’anno è tuttavia il sorpasso di Fdi sulla Lega. Quel sorpasso già registrato dai sondaggi ora si riverbera anche nelle scelte dei contribuenti che hanno deciso di donare ai partiti il 2 per mille della loro Irpef.
In generale quest’anno diminuisce lievemente il finanziamento alla politica: si passa dai 18.913.260 euro (il 3,30% dei contribuenti) del 2020 a 18.557.883 euro (3,28%) dei contribuenti nel 2021.
I Democratici incassano 6,9 milioni e detengono saldamente il titolo di primo partito per incassi da due per mille. Ma perdono terreno rispetto all’anno precedente quando avevano ottenuto 7,4 mln. E lo scivolone è ancora più pesante se si pensa che nel 2019 avevano raggiunto quota 8 mln e più. Il partito di Letta lascia sul terreno oltre 30 mila contribuenti in un anno.
Una parte di sostenitori si è spostata su Italia viva. Il partito di Renzi, che è al secondo anno di partecipazione al finanziamento pubblico, continua a crescere, con 807 mila euro di incassi (era a 726 mila nel 2020). Ma Calenda fa ancora meglio: la sua Azione porta a casa 882 mila euro.
La Lega per Salvini premier, che si ferma a 1,8 milioni di incassi, perde il secondo posto in classifica. A scipparglielo è Fratelli d’Italia che totalizza quasi 2,7 mln (500mila euro in più dello scorso anno): in 2 anni il partito di Giorgia Meloni ha più che raddoppiato gli introiti, passando da 1,1 a 2,7 mln.
Nelle posizioni più in alto della classifica spiccano poi molti partiti di sinistra: Articolo 1 che raggranella circa 700 mila euro; la Federazione dei Verdi con 574 mila euro, pari merito con Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana con 504 mila euro. Il centrodestra annovera, invece, Forza Italia con 563 mila euro e la Lega Nord per l’indipendenza della Padania con 485 mila euro.