Improvvisa crisi di governo in Finlandia. Il paese è già in clima elettorale visto che per il prossimo 14 aprile sono fissate le consultazioni legislative. Il premier liberalconservatore, Juha Sipila, ha annunciato di persona le sue dimissioni comunicandole al capo dello Stato, Sauli Niinistö.
La causa della crisi di governo è secondo lo stesso premier dimissionario, il fallimento dei tentativi di riforme dell'esecutivo nei campi del welfare e della sanità. La Finlandia, tra i paesi nordici (Danimarca, Islanda, Norvegia, Svezia), è quello che presenta i problemi maggiori.
Recentemente è fallito anche l'esperimento condotto con circa duemila volontari disoccupati di fornire un reddito medio garantito di circa 560 euro mensili senza la contropartita dell'obbligo di cercare un impiego e accettare qualsiasi lavoro.
Sipila resterà, tuttavia, in carica per gli affari correnti fino alle elezioni di aprile, e nelle sue prime dichiarazioni a caldo rilasciate nella capitale Helsinki si è detto fiducioso di poter formare e guidare una nuova coalizione di governo dopo il voto e in ogni caso entro luglio, quando la Finlandia entrerà nel suo semestre di presidenza di turno dell'Ue.