Il premier iracheno Adel Abdul-Mahdi ha annunciato le dimissioni. Le proteste, che in due mesi hanno prodotto oltre 400 morti, erano divenute insostenibili, specialmente nel sud del paese.
Il governatore della regione meridionale di Dhi Qar, teatro nelle ultime ore di sanguinosi scontri tra forze di sicurezza e manifestanti, ha annunciato le sue dimissioni in dissenso con il governo centrale di Baghdad.
Nel frattempo anche la massima autorità religiosa sciita irachena, il Grand Ayatollah Ali Sistani, aveva invitato il parlamento iracheno a togliere la fiducia al governo del premier Adel Abdel Mahdi, sostenuto da Stati Uniti e Iran (che ha una popolazione di 83 milioni di abitanti a fronte dei 41 mln dell'Iraq). È proprio l’enorme influenza che Teheran continua a suscitare su Baghdad uno dei motivi alla base delle mobilitazioni.