Un incidente si è verificato domenica mattina all’impianto di arricchimento dell’uranio di Natanz, nell’Iran centrale, “senza però causare feriti o inquinamento”. Lo ha riferito il portavoce dell’Organizzazione iraniana per l'energia atomica (Oiea), Behrouz Kamalvandi. Il fatto è accaduto a poche ore dall’annuncio iraniano di aver avviato nuove centrifughe avanzate che arricchiscono l’uranio più rapidamente.
Si tratta dell’ultimo di una serie di misteriosi incidenti in uno dei siti più protetti di Teheran avvenuto all’indomani della ripresa dei negoziati sull’accordo nucleare fra Teheran e i Paesi firmatari dell’intesa sul nucleare del 2015. I colloqui sono il primo contatto tra Iran e Stati Uniti dal 2018, quando Donald Trump uscì dall’accordo negoziato a suo tempo da Barack Obama.
Dopo qualche ora di confusione gli iraniani hanno parlato di “un’azione di terrorismo” puntando il dito contro Israele, già accusato di un attacco nel 2020 contro un avanzato impianto di sviluppo e assemblaggio di centrifughe a Natanz, che accoglie una struttura di 100 mila metri quadrati costruita otto metri sotto terra.