Anche quest’anno il settimanale britannico ‘The Economist’ ha compilato la classifica sullo stato di salute di 167 paesi del mondo, dividendo i governi in democrazie piene, imperfette, regimi ibridi e autoritarismi.
Le democrazie piene sono nel complesso 24. Il migliore governo del mondo si conferma la Norvegia, con un punteggio globale di 9.81/10. Mantiene la seconda posizione la Nuova Zelanda, mentre al terzo posto sale l’Islanda che ha superato la Svezia. Completano la top ten: Finlandia, Danimarca, Svizzera, Irlanda, Paesi Bassi e Taiwan.
Guardando al numero della popolazione mondiale, emerge che appena l’8% per cento vive in questi 24 paesi. Resta invece invariato il numero degli autoritarismi: 59 in totale. A livello globale, i tre Stati con il punteggio peggiore sono Afghanistan, Myanmar e Corea del Nord.
E l’Italia? Rientra nella categoria democrazie imperfette e occupa la 34esima posizione globale, in calo di tre posti rispetto al 2021. Ma c’è anche chi fa peggio: il governo di Putin ha registrato il più grande declino democratico tra tutti i paesi del mondo, scendendo di 22 posizioni dalla classifica precedente al 146esimo posto.