"Il patriottismo è l'esatto contrario del nazionalismo e dell'egoismo": lo ha detto Emmanuel Macron nel discorso di poco meno di un quarto d'ora pronunciato davanti a 72 capi di stato e di governo invitati a Parigi per il centenario dell'Armistizio.
"L'11 novembre, esattamente 100 anni fa - ha detto il presidente del paese transalpino - a Parigi, come ovunque in Francia, fu armistizio. Era la fine di quattro lunghi e terribili anni. Per quattro anni, l'Europa rischiò di suicidarsi".
"La lezione della Grande Guerra non può essere quella del rancore di un popolo contro gli altri" ha, infine, aggiunto Macron nel suo discorso, sotto la pioggia, visibilmente emozionato.
Anche la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha lanciato l'allarme contro "l'ottuso nazionalismo", sottolineando il rischio proveniente dal mettere di nuovo in discussione il progetto di pace europea: "La mia preoccupazione è che le visioni di cieco nazionalismo possano di nuovo guadagnare terreno".
Nel giorno in cui si commemora la fine della prima guerra mondiale a dominare la scena è la freddezza dei rapporti tra Europa e Stati Uniti. Un clima all'apparenza così ostile - ben riassunto dalla scenetta nella quale un Macron irritato cerca invano di stringere la mano a Trump - da aver fatto riavvicinare Germania e Francia. Il che, se confermato, sarebbe una buona notizia per l'Europa, che ha bisogno di una progettualità.