
Trump sta progressivamente alzando il tiro contro la Germania. Per Washington i problemi sono almeno due: i rapporti troppo stretti tra Berlino e Mosca in tema di gas. E, soprattutto, il cuore pulsante della prima economia europea: l’industria automobilistica.
La Casa Bianca da mesi minaccia di imporre dazi del 25% sull’import di auto “Made in Europe”. Sarebbe un colpo durissimo per la Germania. La posta in gioco è altissima, visto che gli Usa restano uno dei maggiori mercati di esportazione per Berlino. E la promessa europea di importare più soia e gas statunitensi, riducendo al contempo quello acquistato dalla Russia, potrebbe non bastare.
La diplomazia tedesca è al lavoro per scongiurare uno scenario dai possibili effetti devastanti. Trump ha detto che entro metà novembre deciderà se imporre tariffe su veicoli e componenti importati da Ue, Giappone e altri paesi. Se ciò avvenisse si avvierebbe una drammatica escalation delle tensioni internazionali. E allora sì che si potrebbe cominciare a parlare di “trade war”. Ecco perché la Germania ha un sogno che al momento non può dichiarare: vedere un altro inquilino alla Casa Bianca.