La Grecia ha sollecitato l’Ue a tenere una riunione di emergenza dei ministri degli Esteri nell’ambito del contenzioso con la Turchia nel Mediterraneo orientale.
La controversia è degenerata lunedì 10 agosto quando Ankara ha inviato la nave di ricerca Oruc Reis al largo dell’isola greca di Kastellorizo (situata a pochi km dalla costa turca ma a circa 600 km dalla terraferma greca), dove la Turchia contesta i diritti marittimi della Grecia.
“I greci non hanno mantenuto le promesse”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, dopo che la scorsa settimana Ankara aveva annunciato una sospensione delle sue esplorazioni energetiche al largo dell’isola ellenica di Kastellorizo, nell’Egeo sudorientale, che avevano scatenato forti tensioni militari con Atene.
Erdogan ha ribadito che per la Turchia l’accordo marittimo siglato tra Grecia ed Egitto non ha alcun valore. L’obiettivo dell’intesa è quello di contrastare le iniziative turche nel Mediterraneo orientale, che sono ritenute illegittime da Atene e Il Cairo, oltre che da Cipro, l’Ue e altri Paesi.
“Manteniamo con determinazione l’accordo marittimo che avevamo firmato con la Libia – ha concluso il leader turco -. Riteniamo inutile discutere di confini marittimi con coloro che non hanno alcun diritto sulle zone in questione”.