L’Ue vede uno spiraglio di luce per evitare una guerra commerciale con il nuovo governo protezionista degli Stati Uniti. Bruxelles punta su un’ampia offerta negoziale intesa a placare Donald Trump.
Per fare ciò, tuttavia, gli Stati membri, in particolare Germania e Francia, devono essere pronti ad acquistare più prodotti statunitensi e a sanzionare la Russia più duramente di prima.
Trump accusa l’Ue di trattare gli Stati Uniti “molto, molto male”. “Ecco perché devono aspettarsi dei dazi”, ha spiegato il presidente. Allo stesso tempo, però, si mostra aperto ad approcci pragmatici.
Le tariffe punitive a stelle e strisce potrebbero essere evitate, in particolare, se l’Ue importasse più gas naturale liquefatto (Gnl) statunitense, ha suggerito Trump dopo il suo insediamento.
L’ex segretario al Tesoro americano Larry Summers ha avvertito in un’intervista a Handelsblatt sul fatto che Trump eserciterà “una pressione significativa”. Ma la Commissione europea ritiene ancora che un accordo transatlantico sia possibile.
Tanto che una task force interna starebbe già lavorando su un’offerta concreta. Bruxelles riuscirà a formulare qualcosa senza tradire i propri obiettivi climatici? E, poi, basterà il Gnl? Probabilmente, no.
L’Ue potrebbe promettere a Trump l’acquisto di ulteriori sistemi d’arma moderni ‘Made in Usa’ e, in qualche modo, facilitare le consegne di auto statunitensi in Europa.