Un faccia a faccia a palazzo Chigi per “riaffermare la forza delle relazioni bilaterali tra Usa e Italia” e ribadire l’unità di intenti nell’affrontare le sfide globali, dalla lotta alla pandemia al contrasto ai cambiamenti climatici, dal rilancio dell’economia al rafforzamento del sistema multilaterale “basato sulle regole”. Mario Draghi e Joe Biden si sono incontrati a palazzo Chigi a margine dei lavori del G20 (che si aprono sabato 30 ottobre e che vedono le assenze pesanti di Xi Jinping e Vladimir Putin), ribadendo lo stretto legame tra Roma e Washington sui principali dossier internazionali.
“Stai facendo un lavoro straordinario – ha detto Biden a Draghi - dobbiamo dimostrare che le democrazie possono funzionare e che possiamo produrre un nuovo modello economico. Tu lo stai facendo.” I due leader hanno affermato “il loro incrollabile impegno nei confronti delle relazioni bilaterali e del legame transatlantico, anche attraverso la Nato - fa sapere la Casa Bianca - e sottolineato l’importanza del partenariato Usa-Ue, compreso il lavoro in corso per garantire che le regole alla base dell’economia del 21° secolo siano basate su valori democratici condivisi”.
Roma ha messo l’accento sulla necessità condivisa di sviluppare “una difesa europea anche per la sicurezza transatlantica, in un rapporto di complementarità”. Un passaggio chiave questo, che incide in maniera importante nei delicati equilibri tra la Ue e la Nato, e si inserisce nelle ripetute richieste di Draghi ai partner europei di fare di più per costruire una difesa comune europea autosufficiente e capace di affrontare le sfide globali.
L’appoggio di Biden, su questo punto, è fondamentale e l’incontro ha assicurato alla linea italiana un sostegno solido. L’incontro tra Biden e Draghi non va considerato solo uno “scambio di cortesie”, scrive il New York Times, sottolineando che “con l’uscita di scena di Angela Merkel e con Macron alle prese con difficoltà politiche, Draghi è emerso come leader dell’Europa e potenzialmente come interlocutore chiave per un presidente americano che punta a mantenere forti alleanze nel continente”.
Resta il fatto che anche l’incontro con il leader transalpino ha assunto un significato rilevante. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha salutato con favore quelle che ha definito “le decisioni concrete”, prese dopo la crisi dei sottomarini australiani che “hanno avviato un processo di rinnovata fiducia” tra Francia e Stati Uniti. Nell’incontro bilaterale, Biden ha ammesso che gli Stati Uniti sono stati “goffi" sull’accordo dei sottomarini e aggiunto: “Voglio essere molto chiaro, la Francia è un partner prezioso, estremamente prezioso. È l’alleato più antico e fedele degli Stati Uniti.”
Citando le consultazioni dei due Paesi, effettuate nelle ultime settimane su clima, difesa o innovazione, Macron ha parlato di “decisioni che supportano azioni e iniziative congiunte che si stanno conducendo in diversi campi”. E ha concluso: “Per me è davvero l’inizio di un processo di fiducia”.