A una settimana dall'attacco chimico alla città siriana di Duma, Trump ha ordinato la rappresaglia in coordinamento con Londra e Parigi. Lo ha comunicato in diretta Tv insistendo sulla necessità di agire contro i crimini e la barbarie perpetrati dal regime di Bashar al Assad.
"Gli Stati Uniti e i loro alleati non hanno prove sull'attacco chimico in Siria e sono responsabili per le conseguenze regionali che seguiranno all'attacco deciso senza aspettare che prendessero una posizione gli ispettori dell'Opac”: lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Bahram Ghasemi.
“Ho ordinato alle forze britanniche di condurre attacchi coordinati e mirati per ridurre il potenziale dell’armamento chimico del regime siriano e dissuaderne l’uso”. Così la premier Theresa May.
“La Russia è stata avvertita in anticipo degli attacchi militari congiunti di Usa, Regno Unito e Francia contro la Siria”. Lo afferma la ministra della Difesa francese, Florence Parly, che ha definito l’operazione in Siria “legittima, limitata e proporzionata”. D’altronde, "abbiamo la prova che sono state utilizzate armi chimiche in Siria da parte del regime": ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron.
Angela Merkel ha escluso una partecipazione tedesca ad un intervento militare in Siria. Lo ha detto in conferenza stampa con il premier danese.
Ogni guerra ha un impatto economico. In tal senso l’escalation del conflitto in Siria avrà ampie conseguenze su petrolio, gas, acciaio e alluminio. Intorno a queste quattro materie prime si gioca la partita. In particolare il prezzo dell’oro nero difficilmente salirà al di sopra dei 65 dollari eccetto per brevi periodi, poiché al di sopra di tale prezzo si incentiverebbe l’espansione delle trivellazioni petrolifere negli Stati Uniti.
Uno degli obiettivi degli Stati Uniti per isolare e indebolire le economie di Russia e Iran, due paesi visti dalla politica estera e militare statunitense come nemici - il primo un “potere revisionista”, il secondo un “regime canaglia”. In tale contesto, uno strumento chiave è una legge statunitense approvata nel 2017 che ordina all’amministrazione statunitense di condurre una guerra economica contro la Russia, l'Iran e la Corea del Nord. Detto, fatto.