Una transazione per chiudere la guerra: territori in cambio di sicurezza. Rinunciare, cioè, alle regioni occupate dai russi ma con la garanzia per l’Ucraina di entrare subito nella Nato.
Non si tratta di una ipotesi discussa formalmente durante l’ultimo vertice dell’Alleanza atlantica a Bruxelles. Ufficialmente nessuno ne parla. Ma l’idea di una transazione caldeggiata dagli Stati Uniti, in caso di una sconfitta di Biden alle elezioni presidenziali, è nota a tutti.
In tale contesto, appare ancora più probabile che Putin proverà a rinforzare il più possibile l’area ‘cuscinetto’ (cercando di invadere anche Odessa) che delimita il confine russo-ucraino. Sempreché il capo del Cremlino non rigetti a prescindere l’ipotesi che anche una sorta di Ucraina ristretta entri nella Nato.
C’è poi un altro problema: difficilmente Putin accetterà un eventuale stop alla guerra finché Zelensky resterà a capo del paese. Per lui si prospetta un futuro probabilmente lontano dalla vita politica (alle elezioni che potrebbero tenersi dopo la fine della guerra molto difficilmente l’attuale presidente ne uscirà vincitore) . E forse pure dall’Ucraina.