Qualche chilo in più, guance arrossate e sigaretta in mano. Il leader nordcoreano Kim Jong-un ritorna sui media statali per una riunione del Politburo allargato.
E se quanto si vede è aggiornato, non sarebbe evidentemente in coma, così come dichiarato dal sudcoreano Chang Song-min, uno dei collaboratori dell’ex presidente Kim Dae-jung.
Nel mezzo delle speculazioni sullo stato di salute e la delega di alcuni poteri alla sorella Kim Yo-jong per alleviare il suo “stress da governo” (secondo l’intelligence di Seul), il leader ha guidato la riunione valutando “le lacune nel lavoro anti-epidemico sul virus maligno” e discutendo le misure d’emergenza “per prevenire danni a raccolti e vittime” del tifone atteso nel Paese in settimana.
Il dittatore ha lamentato “difetti e carenze” non specificati nella risposta del Paese al coronavirus e ha esortato i funzionari a correggerli rapidamente.