A tarda notte Israele ha attaccato l’Iran. Sono almeno tre le esplosioni che sarebbero state sentite nei pressi di una base militare poco lontano da Esfahan, una delle più belle città d’arte del Paese.
L’attacco contro l’Iran rappresenta la rappresaglia per il lancio di centinaia di missili e droni iraniani contro Israele, a sua volta ritorsione per il bombardamento israeliano del consolato di Teheran a Damasco.
Alcuni droni sono stati “abbattuti con successo” ma non ci sono informazioni su un possibile attacco di missili, ha detto il portavoce dell’Agenzia spaziale iraniana: “Nessun attacco aereo”. La Tv di Stato ha, inoltre, comunicato che le strutture nucleari iraniane sono illese, “totalmente al sicuro”.
Secondo Ian Bremmer, “l’attacco di Israele è un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa, ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.