Il governo indiano sta bloccando più siti web di Pakistan, Bahrain e Emirati Arabi Uniti messi insieme. Questo è ciò che emerge da un rapporto del Citizen Lab dell'Università di Toronto realizzato insieme alla Canadian Broadcasting Corporation.
I provider di servizi Internet indiani hanno installato il maggior numero di sistemi di limitazione nell’uso di Internet e bloccato la quantità più significativa di pagine web visitabili. Sono stati trovati, in particolare, filtri che limitano l'accesso a piattaforme riconducibili a Ong, organizzazioni per i diritti umani, attivisti politici. Persino i siti delle Nazioni Unite sono stati censurati.
Ciò significa che i 422 milioni di utenti Internet dell'India, secondo i dati forniti dall'Autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni del paese, possono navigare in rete, ma con il pilota automatico. Impossibile, ad esempio, connettersi alle piattaforme di Abc News, Telegraph (Uk), Al Jazeera e Tribune (Pakistan), eppure non è che siano siti rivoluzionari.