Centinaia di migliaia di persone – 250 mila secondo gli organizzatori - hanno manifestato a Praga per chiedere le dimissioni del premier ceco Andrej Babis, accusato di frode, e a favore dell'indipendenza della giustizia.
A Piazza San Venceslao non erano mai stati così numerosi a protestare contro il potere da trent'anni fa, da quando i giovani nell'autunno del 1989 sfilarono per chiedere la svolta, la fine della lunga notte del comunismo.
Andrej Babis, il premier contestato, amico di Orbán e Kaczynski nel gruppo di Viségrad, è un autocrate ricchissimo. Da aprile la polizia ha chiesto la sua incriminazione per malversazione di fondi pubblici e di sussidi dell'Unione europea a favore di almeno una delle sue molte aziende, il centro residenziale di lusso "Nido delle cicogne".