Nella trattativa per la riforma del Patto di stabilità e crescita dell’Ue al momento “non esiste ancora un punto di caduta, una soluzione che convince tutti”. Ad evidenziarlo è il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner. L’Ue punta a trovare un’intesa sulla riforma della governance economica proposta dalla Commissione entro quest’anno, ovvero prima che scada la sospensione delle regole in vigore.
Prima ancora che arrivasse la proposta di riforma della Commissione Ue, Lindner aveva detto di volere una regola di riduzione del rapporto debito/Pil dei paesi fortemente indebitati dell’1 per cento l’anno. Compromessi in vista? “La Germania ha già incontrato gli altri Stati membri a metà strada”, spiega il ministro tedesco, ricordando il semaforo verde per togliere la regola di riduzione annuale del rapporto debito/Pil di un ventesimo per i Paesi oltre il 60 per cento.
Occorre – secondo Linder – “convincere tutti che gli attuali indici di indebitamento sono semplicemente troppo alti”. E che “le nuove regole fiscali non possono essere fatte solo di esenzioni”. I Paesi con un debito insostenibilmente elevato - ricorda il ministro tedesco - sono stati declassati in passato e ciò ha causato “effetti a catena sull’intera architettura fiscale dell’Eurozona”.