Nel 2023, undici paesi dell’Ue (Italia, Ungheria, Romania, Francia, Polonia, Slovacchia, Malta, Belgio, Repubblica Ceca, Francia ed Estonia) hanno registrato disavanzi di bilancio superiori alla soglia del 3 per cento del Pil consentita dalle norme europee.
Una spesa che incide in modo significativo sul bilancio di alcuni Stati è quella per la difesa e, in certi casi, è determinante per portare il deficit oltre la soglia consentita. Nel senso che ne è la causa scatenante.
Per esempio, la Polonia ha registrato un deficit superiore al 5 per cento nel 2023, ma ha speso il 3,9 per cento del Pil per la difesa, portando il deficit non legato alla difesa sotto la soglia del 3 per cento. Dunque, se dalla valutazione della Commissione europea venisse esclusa questa componente, la Polonia non sarebbe richiamata.
In tale contesto, va inserita anche la richiesta più volte avanzata dalla Nato e rivolta ai propri Stati membri di aumentare la spesa per la difesa ad almeno il 2%.