Anche Estonia e Ungheria si schierano contro il ‘Recovery Fund’

Aumentano i paesi contrari al piano da 750 mld proposto dalla Commissione europea

Anche Estonia e Ungheria si schierano contro il ‘Recovery Fund’
Il premier ungherese Viktor Orban

“Il Recovery Fund è assurdo e perverso, privilegia i paesi ricchi e non quelli più poveri all´interno dell’Ue”. Con queste parole il premier ungherese Viktor Orbán schiera il suo paese contro il piano da 750 miliardi proposto dalla Commissione europea nei giorni scorsi.

E l’Italia, terzo paese donatore dell’Ue dalla quale l’Ungheria riceve fondi di coesione vitali per la sua crescita, per Orbán, diventa un nemico da ostacolare visto che dovrebbe riuscire a ottenere circa 82 mld a fondo perduto.

L’Ungheria, invece, riceverà secondo i piani messi a punto da Bruxelles circa 15 mld di aiuti straordinari europei, dei quali 8,1 a fondo perduto e 6,9 da restituire. 

Nei giorni scorsi anche il ministro delle Finanze estone, Martin Helme, si è detto contrario al Recovery Fund, che – a suo dire – sarà vantaggioso soprattutto per paesi come Grecia, Italia, e Spagna. E, poi, “siamo in grado di contrarre prestiti a condizioni favorevoli anche da soli”, ha aggiunto Helme.

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