Ci vorrà ancora tempo per risolvere la clamorosa crisi scoppiata tra i Ventisette dopo che Ungheria e Polonia si sono opposti all'adozione del bilancio comunitario per protestare contro un nuovo meccanismo che condiziona l’esborso dei fondi comunitari (il Recovery Fund da 1.800 mld) al rispetto dello stato di diritto. La giornata di giovedì ha ribadito il braccio di ferro.
La crisi è scoppiata lunedì, ed è ancora presto per risolvere la questione: “Dobbiamo continuare le discussioni per trovare un compromesso”, ha detto in una conferenza stampa alla fine della riunione il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Secondo le informazioni raccolte a margine dell'incontro, sia il premier polacco Mateusz Morawiecki che la sua controparte ungherese Viktor Orbán hanno preso la parola. La discussione è stata però breve, 30 minuti circa.