Il versamento dei 191,5 miliardi del Recovery Fund avverrà in 10 rate fino al 2026. Il governo italiano e la Commissione europea si sono accordati recentemente sulle 528 condizioni che l’Italia dovrà rispettare per ricevere queste risorse.
Anche queste condizioni sono distribuite da qui al 2026 e riguardano l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Tra di esse ci sono traguardi qualitativi, concentrati nei primi anni, e obiettivi quantitativi, che prevalgono negli ultimi anni. Rispetto alla proposta iniziale del governo italiano, sono stati aggiunti 100 obiettivi e alcuni sono stati rivisti in senso più ambizioso.
Tuttavia, permangono tre criticità: (1) le riforme sono inevitabilmente descritte in termini generali, per cui valutare l’adeguatezza di quanto approvato richiederà un forte elemento di soggettività; (2) gli obiettivi quantitativi, più oggettivi, sono quasi assenti nei primi anni; (3) mentre le erogazioni saranno più generose nei primi anni, le condizioni sono più numerose negli ultimi.
In ogni caso, qualora si verificassero inadempimenti, la Commissione potrebbe optare per erogazioni parziali delle rate, anche se manca un criterio esplicito e quantitativo che colleghi condizioni e risorse.