Prima gli attacchi indiretti alla Germania davanti al Parlamento europeo il 17 marzo, poi per Emmanuel Macron il face-to-face con Angela Merkel a Berlino per discutere la “grande visione dell’Ue” del presidente francese. Ma le proposte di Macron sull’Unione bancaria, in particolare, non si sposano bene con i conservatori tedeschi.
Il discorso a Strasburgo di martedì ha evidenziato l’urgente necessità di riforme nell’Ue, in particolare l’adeguamento del suo meccanismo di salvataggio per renderlo più flessibile in caso di crisi finanziaria. Merkel e Macron si sono impegnati a presentare una proposta unica di riforma dell’Ue. Il premier tedesco ha detto che i due paesi stanno pianificando un Consiglio congiunto dei ministri per fine giugno.
Ma la cancelliera potrebbe essere presa non tanto dalle idee di Macron quanto dall’ala conservatrice della Cdu, che è spaventata dall’ascesa del populismo di estrema destra ed è particolarmente sensibile sul tema di “investire” i soldi dei contribuenti tedeschi nell’Ue.
Macron spinge per un’Unione bancaria europea ampliata che includa un sistema di assicurazione dei depositi per proteggere i risparmiatori. La Germania sta esitando sulla questione. L’idea tedesca di base è nota: le banche europee devono ridurre i loro rischi e liberarsi prima delle sofferenze.
“Sulle questioni commerciali, penso di poter dire che entrambi (Merkel e Macron) crediamo nel rispetto del quadro multilaterale rappresentato dalle organizzazioni commerciali e dalla Commissione europea”, ha aggiunto il presidente francese. Chiaro e tondo lui, molto meno il risultato, probabilmente, di compromesso che sarà presentato in un giorno di inizio estate, come preannunciato dalla cancelliera.