Scholz è stato sfiduciato: obiettivo raggiunto

La Germania al voto anticipato a febbraio

Scholz è stato sfiduciato: obiettivo raggiunto
Da sx il vicecancelliere Habeck (Verdi), il cancelliere Scholz, e quello (probabilmente) futuro Merz (Cdu)

Il 16 dicembre Olaf Scholz non ha ottenuto il voto di fiducia del Parlamento tedesco e ha finito il suo mandato dopo l’implosione della fragile coalizione di governo. La più grande economia europea, ora in seria difficoltà, andrà a elezioni a febbraio.

Senza maggioranza parlamentare da più di un mese, Scholz aveva chiesto la fiducia al Parlamento con l’obiettivo di perderla e avviare la procedura ufficiale per le elezioni anticipate.

Evento raro nella storia politica della Germania (è la sesta volta che un cancelliere federale chiede la fiducia al Bundestag), questa procedura permetterà di chiedere agli “elettori” di decidere sulla questione “fondamentale” del percorso da seguire per il paese alle prese con una grave crisi economica.

Il risultato è stato come quello che ci si aspettava: tra i deputati presenti, 394 hanno votato contro la fiducia, mentre 207 hanno votato a favore, gli astenuti sono stati 116.

Scholz chiederà ora al capo dello stato Frank-Walter Steinmeier di sciogliere la Camera e consentire così il voto nella data concordata del 23 febbraio.

Nelle ore precedenti al voto, il dibattito parlamentare si è concentrato sul bilancio dei tre anni al potere del leader socialdemocratico: Scholz ha sottolineato che se c’è un paese che può indebitarsi questo è la Germania (visto che ha un rapporto debito/Pil intorno al 60%).

Avete avuto la vostra occasione, ma non l’avete sfruttata”, ha detto Friedrich Merz, capo dell’alleanza dei conservatori Cdu/Csu e favorito per sostituire Scholz alla guida del paese.

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