Il traguardo di riuscire a formare un nuovo governo si avvicina: la Germania lo avrà entro Pasqua.
La Grosse Koalition costituita Cdu-Csu e Spd è riuscita a superare gli ultimi due ostacoli: fisco e migranti. Non saranno aumentate le imposte per i più ricchi, come chiedeva il partito socialdemocratico, e sarà permesso il ricongiungimento familiare dei migranti al ritmo di 1000 persone al mese.
Cambiamenti in arrivo anche sull'assicurazione sanitaria: si tornerà al sistema per cui i contributi assicurativi sono condivisi in ugual misura tra impresa e lavoratore.
Angela Merkel è soddisfatta: “Ho lavorato in uno spirito di fiducia per poter dare al paese un governo stabile, ma dobbiamo essere più veloci nelle decisioni”. Gli fa eco il leader dell’SPD, Martin Schulz: "Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale".
La Grosse Koalition mette d’accordo tanti. "Una buona notizia per l’Europa", scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Sulla stessa lunghezza d’onda si posiziona, il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, secondo il quale il passo in avanti compiuto in Germania è positivo per l'Europa.
In realtà il riflesso sul futuro dell’UE si vedrà nei prossimi mesi. Di sicuro, l’ingresso dell’SPD non garantisce in automatico una sterzata a favore, ad esempio, dell’unione fiscale e del completamento di quella monetaria. Buona parte dei tedeschi, infatti, teme che il vantaggio competitivo accumulato in questi ultimi anni dal loro Paese rispetto agli altri partner europei possa essere messo a rischio, qualora si scegliesse di andare verso gli Stati Uniti d’Europa. E questo lo sa bene anche Schulz, che al Parlamento europeo ha trascorso gli ultimi anni.