Ritengo che lo Stato sia il nemico, un’associazione criminale.
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Il presidente dell’Argentina Javier Milei si definisce “filosoficamente un anarcocapitalista” e confessa un profondo disprezzo per lo Stato, considerato come “un nemico” e “un’associazione criminale”. Nell’intervista esclusiva rilasciata a “Quarta Repubblica” durante la puntata di lunedì 12 febbraio, il presidente non usa mezzi termini per descrivere il suo punto di vista.
Quando il conduttore Nicola Porro gli domanda i motivi per cui si senta così unico a essere liberale e libertario, Javier Milei risponde: “Innanzitutto perché sicuramente sono il primo liberale libertario a essere Presidente e non è un sentimento ma una realtà. Poi c’è un altro aspetto che ha a che fare con il fatto che io filosoficamente sono anarco capitalista e quindi sento un profondo disprezzo per lo Stato. Ritengo che lo Stato sia il nemico, penso che lo Stato sia un’associazione criminale”.
E prosegue: “Di fatto lo Stato è un’associazione criminale in cui un insieme di politici si mettono d’accordo e decidono di utilizzare il monopolio per rubare le risorse del settore privato. Come diceva Oppenheimer, il metodo da usare nel mercato è l’investimento, il commercio; invece il metodo dello Stato è il rubare, perciò non è soltanto l’associazione criminale più grande del mondo, ma è il ladrone stazionario più grande del mondo. Perché che cosa succede? Il ladro volgare è aleatorio”.
Il discorso di Milei continua attraverso una sorta di riflessione: “Io propongo al pubblico di pensare a quante volte le persone sono state derubate da un ladro negli ultimi anni: una volta, due volte, magari cinque volte. Ma ogni volta che vai a comprare qualcosa in un luogo, lo Stato ti sta rubando tramite le tasse. Perciò lo Stato ti ruba tutti i giorni.