Influenzare le opinioni dei tunisini. Con questa intenzione e in accordo con il governo del paese nordafricano quello britannico avrebbe pagato un'agenzia di comunicazione, M&C Saatchi, per sostenere le riforme volute da Tunisi e con l'obiettivo finale di evitare nuovi scossoni e rivolte in un'area già martorizzata dalla questione libica e medio-orientale.
In realtà non è un fulmine a ciel sereno. La Gran Bretagna ha moltiplicato azioni di questo tipo dall'attacco terroristico di Sousse nel 2015. E il finanziamento sarebbe provenuto dal "Fondo segreto per i conflitti, la sicurezza e la stabilità".
Il governo del Regno Unito può in tal modo attingere risorse finanziarie iniziative tese a tutelare la sicurezza nazionale, qualora sia messa a rischio, o gli interessi internazionali laddove minacciati.
Nel caso in questione lo scopo sarebbe quello di contribuire alla stabilizzazione della Tunisia e al controllo delle frontiere. Sullo sfondo ritorna il tema dei migranti e, sopratutto, quello commerciale.