Uno scenario senza accordo – no-deal – con il Regno Unito danneggerebbe soprattutto Londra, ma anche l’Ue. L’avvertimento è stato lanciato dall’Fmi.
La crescita economica dell’Ue-27 diminuirebbe dell'1,5% entro il 2030, qualora la Gran Bretagna tornasse alle regole dell'Organizzazione mondiale del commercio. Ma per il Regno Unito andrebbe peggio: crollerebbe del 4%. Mentre i partner commerciali “vicini” come Irlanda, Paesi Bassi, Danimarca e Belgio assisterebbero ad una diminuzione dell’1% della crescita.
Anche il piano di Theresa May - accordo di libero scambio tra Londra e Bruxelles - avrebbe comunque conseguenze negative per entrambe le parti, secondo l’organizzazione con sede a Washington. In questo caso il Pil potrebbe scendere dello 0,5% in tutta l'Ue. Gran Bretagna e Irlanda subirebbero una diminuzione della crescita superiore alla media, oltre il 2%. Intanto il tempo stringe. A marzo del prossimo anno si consumerà il divorzio vero e proprio.