Pristina avrebbe deciso di negare ai rappresentanti ufficiali serbi l'accesso al Kosovo, anche dove vive la minoranza serba. “È un'altra decisione irragionevole – spiega in un’intervista a “La Repubblica” il responsabile degli Esteri serbo Ivica Dacic - che demolisce gli sforzi per continuare il dialogo puntando a un accordo politico. Intesa che la Serbia vuole, ma dall'altra parte vediamo persone che dimostrano di non volere alcuna soluzione”.
La situazione è nuovamente insostenibile. Se poi si considera che il Kosovo impone dazi del 100% sulle importazioni serbe e bosniache, si sommano le questioni politiche a quelle economiche.
I Balcani sono, dunque, ancora instabili e il "Kosovo è il punto focale di questo equilibrio precario”, secondo Dacic. Dopo le guerre degli anni ’90, tutti i paesi balcanici si muovono in direzione dell’Unione europea con un’unica eccezione: Pristina.