In modi diversi, il governo italiano sta cercando di creare un asse e un rapporto con il nuovo capo di Twitter. E lui, Elon Musk, potrebbe avere qualche bisogno di loro. La storia comincia qualche tempo fa. Nelle settimane che precedono l’acquisto di Twitter da parte del boss di Tesla e Starlink, mentre Musk propone il suo “piano di pace” per Russia e Ucraina, in Italia si lavora per partecipare all’acquisizione.
Unipol entra in contatto con Musk e prende parte con l’1% alla compagine finanziaria dell’acquisto del social network. Tutta la partita viene gestita con estrema riservatezza. Solo dopo la cosa diventa pubblica. Dei circa 40 investitori mondiali della cordata-Musk, Unipol è l’unico a livello europeo. Altri investitori non a stelle e strisce sono singoli individui, nella fattispecie due.
L’investimento di Unipol non è così rilevante in termini finanziari rispetto al valore di Twitter, ma Musk sa che in Italia c’è un governo che non gli è ostile, mentre Francia e Germania non hanno nessun azionista nella nuova compagine. Avere buoni contatti nel Vecchio Continente può, tuttavia, aiutare. Il nuovo Twitter di Musk potrebbe avere problemi nell’Ue con il nuovo Digital Services Act, molto più restrittivo su dati e privacy per le big tech. Così si spiega la risposta su Twitter dell’imprenditore sudafricano a Salvini, che lo aveva ‘corteggiato nella speranza che possa decidere prima o poi di investire in Italia’: “Gentile da parte sua. Non vedo l’ora di un incontro”, ha cinguettato Musk.