L’ex capo di Gabinetto dell'amministrazione Trump, Mark Meadows, ha consegnato alla Commissione del Congresso statunitense che indaga sull’assalto del 6 gennaio a Capitol Hill un PowerPoint, ricevuto via email alla vigilia del tragico attacco al Congresso, in cui si elencano i passaggi per attuare un golpe, volto a mantenere per un secondo mandato alla Casa Bianca il tycoon, sconfitto alle urne da Joe Biden.
Le 36 pagine del file denominato ‘Election Fraud, Foreign Interference & Options for 6 Jan’ (brogli elettorali, interferenza straniera e opzioni per il 6 gennaio) dimostrano che Meadows fosse quanto meno consapevole dei tentativi di Trump e dei suoi alleati di fermare la certificazione della vittoria di Biden da parte del Senato (fissata appunto il 6 gennaio), sulla base di cospirazioni relative a diffuse frodi elettorali. A elaborare il piano sarebbe stato un ex colonnello dell’esercito, sostenitore della tesi delle presidenziali truccate.
Secondo il file, come prima cosa i membri del Congresso dovevano essere informati dell’interferenza straniera nel voto e a, quel punto, Trump avrebbe potuto dichiarare lo stato di emergenza nazionale, bollare come non valido il voto elettronico e chiedere al Congresso di concordare una soluzione costituzionalmente accettabile.