Le misure prese dal Parlamento europeo contro il Qatar, a cui è stato revocato l’accesso all’assemblea in relazione a un presunto caso di corruzione, avranno un “impatto negativo” sulle relazioni con l’emirato del Golfo e sui rifornimenti globali di gas. È il monito arrivato da fonti diplomatiche di Doha.
“La decisione di imporre una tale restrizione discriminatoria al Qatar, limitando il dialogo e la cooperazione prima della fine del procedimento giudiziario, avrà un effetto negativo sulla cooperazione in materia di sicurezza regionale e globale, nonché sulle discussioni in corso in merito alla crisi energetica mondiale”, si legge in una nota.
“Il Qatar non è stata l’unica parte nominata nelle indagini, eppure esclusivamente il nostro Paese è stato criticato e attaccato”, continua il comunicato, parlando di “condanna selettiva” e ricordando che Doha è un importante fornitore di Lng per il Belgio”. A buon intenditor, poche parole.
Da un paio di anni a questa parte, e soprattutto dopo l’invasione russa in Ucraina, il Qatar si è effettivamente guadagnato un posto importante tra i cosiddetti ‘partner strategici’ dell’Ue. L’esigenza di colmare il vuoto lasciato dal gas russo ha permesso a Doha di rendersi indispensabile per Bruxelles. Una dipendenza ora messa a dura prova dall’inchiesta sulla corruzione.